Il Kivu è un vasto territorio posto nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo: una distesa di colline lussureggianti che si specchiano in una serie di grandi laghi. È una delle zone più belle dell’Africa, ma dal 1998 è una terra insanguinata. Il sottosuolo è ricchissimo di minerali preziosi, in particolare di coltan, utilizzato nell’industria dei telefonini e computer; la sua ricchezza, però, è stata anche la sua condanna perché ne ha fatto una preda ambita e, nel corso della seconda guerra del Congo (1998-2003), teatro di pagine drammatiche e sanguinose e di una grande crisi umanitaria. Tuttora permane una situazione di grande instabilità con focolai di guerriglia mai del tutto sopiti.
Mushenyi e Buzonga, dove opera Sochrea, sono villaggi che portano con sé l’eredità di questi conflitti che hanno fatto sprofondare la popolazione in una miseria indescrivibile. Tutte le infrastrutture socio-economiche sono state distrutte, comprese quelle scolastiche. Il tasso di mortalità è elevatissimo a causa delle carenti condizioni igienico sanitarie, della scarsità di acqua e della mancanza di cure mediche.
I bambini, salvo poche eccezioni, non hanno accesso all’istruzione scolastica e spesso non hanno neppure un’abitazione né cibo.
Questa realtà è stata toccata con mano da quattro dei soci fondatori di Sochrea, due coppie di sposi, Monica e Stefano e Monica e Pietro, in occasione dei viaggi effettuati in Sud Kivu insieme a Padre Pascal nel 2013 e nel 2015.
Il desiderio di alleviare le sofferenze di queste popolazioni deboli e disagiate, si è concretizzato nel Progetto Congo.
In particolare, sono stati individuati i seguenti ambiti di intervento, considerati prioritari: istruzione (costruzione scuola, sostegno scolastico a distanza, dotazione di materiale didattico), sostegno alimentare (mensa bambini), salute (infermeria).
La realizzazione delle attività è resa possibile tramite la collaborazione con l’associazione senza scopo di lucro Sochrea ASBL (Solidarité Chretienne en Action), con sede a Mushenyi, e di cui conosciamo personalmente i soci fondatori, costituita con lo scopo di attuare progetti di sviluppo locale e a sostegno delle persone più svantaggiate.
Alla suddetta associazione, che si occupa di organizzare in loco le attività previste, di sovraintendere allo stato avanzamento lavori, di gestire i conseguenti pagamenti, vengono inviate le risorse finanziarie necessarie allo sviluppo dei singoli progetti. Il monitoraggio è, pertanto, costante grazie all’attività di Sochrea ASBL e al prezioso aiuto di Padre Pascal. Quando possibile, inoltre, i soci di Sochrea si recano sul posto per verificare direttamente le opere realizzate e programmare quelle future.